Con i loro altissimi grattacieli i newyorchesi hanno imparato a sfruttare al meglio lo spazio nel cielo.
Questo cambiamento, iniziato da qualche anno, è documentato nel libro “Up on the Roof: New York’s Hidden Skyline Spaces” del fotografo e pilota Alex MacLean che ha raccolto le foto più belle dei tetti della grande mela.
MacLean non solo ha catturato la bellezza di alcuni tra i tetti più rappresentativi della città come l’Empire State Building, il Chrysler Building e il Rockefeller Center ma ha curiosato anche nei piccoli condomini.
Ed ecco fiorire nelle zone più ricche della città spazi molto eleganti addobbati con strutture elaborate e splendidi giardini. In aree marginali invece gli inquilini insediano i tetti con sedie a sdraio e qualche pianta. Altri assumono le sembianze di cortili di periferia con barbecue, campi da pallacanestro e piscine gonfiabili per i bambini.
MacLean ha anche notato gli effetti positivi di un’iniziativa del sindaco di New York Michael Bloomberg che esortava a dipingere i tetti di bianco. Quando iniziò a fotografare la città nel 1970, la maggior parte dei tetti erano neri. Dal 2005 invece era evidente sulle foto la delineazione di uno schema a scacchiera. Ora si stima che circa l’80% dei tetti sono bianchi, contribuendo a mantenere gli edifici più freschi in estate.
Tutto ciò ha portato la gente a rivalutare i tetti come una grande risorsa da utilizzare: se prima erano considerati desolati a causa degli impianti meccanici, ora potevano aprire ogni sorta di possibilità.
Go green!!!!